nome: Parade
cliente: Abet Laminati
data: Milan Design Week 2012
assistente al progetto: Alberto Ghirardello
Parade è una Collezione di 12 decori, ciascuno declinato in tre varianti colore. Ognuno costituisce un progetto autonomo, formalmente riconoscibile, caratterizzato da una capacità narrativa solida. Punti di partenza di questa ricerca sul segno grafico sono un’instancabile ricerca sul modulo, non solo come motivo moltiplicatore, ma anche come elemento visivo denso e articolato – come nella famiglia di laminati MODULI – e il disegno a mano libera, sperimentato in tecniche pittoriche differenti – è il caso della famiglia di laminati FATTO A MANO. Un corpus progettuale ricco, in grado di valicare i limiti della bi-dimensione e della superficie per raggiungere una terza dimensione, ben radicata, che è quella della narrazione.
PAESEMIO: Piccole casette candide si aggrappano ai fianchi di un’ipotetica collina, un mare di tetti, porte e finestre, un omaggio al paesaggio italiano punteggiato di tanti piccoli paesi celebrati in una famosa canzone.
ROCKETS: La rappresentazione schematizzata di piccoli razzi che si incrociano nel cielo produce un effetto deco-rativo che ricorda una coloratissima greca ricamata.
FISHBONE: La spina di pesce, opportunamente schematizzata e semplificata, restituisce un disegno grafico dal forte impatto iconico… e ironico!
ARTICHOKE: Carciofi stilizzati perfettamente incastrati tra di loro, concorrono a realizzare un’originale campitura grafica già utilizzata nella collezione di carte da parati “Fields” disegnata per Jannelli&Volpi.
KNOCK-OUT: La composizione geometrica e rigorosa che restituisce l’immagine di un teschietto, moltiplicandosi all’infinito, costituisce il tessuto grafico di questo laminato. Il medesimo disegno è all’origine dell’omonimo tappeto disegnato da Giulio Iacchetti per Nodus.
TARTAN: Linee di diverso spessore e colore si intersecano in modo inusuale generando un inaspettato pattern vagamente riconducibile al classico prodotto tessile scozzese.
YAYOI: Yayoi è il nome dell’artista giapponese che ha fatto dei pois la sua cifra stilistica. In questa grafica i pois presentano una proiezione cromatica ottenuta mediante la sovrapposizione di gocce di inchiostri colorati differenti.
MASSAUA: Con il termine Massaua si intende un tipo di cotone molto resistente utilizzato per gli strofinacci da cucina e per le tute da lavoro. Nel progetto per il laminato Massaua sono stati sovrapposti e incrociati tratti di pennarelli di diverso colore e dimensione del tratto: l’effetto ottenuto è una nuova interpretazione dell’idea di tessuto.
DERBY: Segni di matite verdi (di diversa intensità) simulano la distesa di un prato rigoglioso; il risultato grafico particolarmente interessante è stato un incentivo a virare il disegno in colori diversi.
FURROWS: Linee orizzontali che riportano i segni discontinui della grafite, una serie di solchi paralleli sia colorati che in bianco e nero.
CANVAS: Tratti colorati a matita si orientano per simulare il tessuto tipo “canvas”, segni grafici “a croce” sparsi sulla campitura colorata del fondo restituiscono una sorta di tridimensionalità tipica del ricamo.
BETULLA: All’origine di questa grafica c’è la tecnica del “frottage”, ovvero lo strofinamento di matite colorate su un foglio di carta sovrapposto ad una superficie ruvida; il risultato rimanda alla corteccia della betulla, da cui deriva il nome.