giulio iacchetti industrial design
giulio iacchetti industrial design
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nome: Kermesse
cliente: Danese Milano
data: 2010
assistente al progetto: Alessandro Stabile

Kermesse si ispira alle tipiche lampade delle sagre paesane in cui si susseguono corpi luminosi dalle forme elementari. Ne riprende il ritmo degli elementi ma utilizza un’unica sorgente: una fluorescente lineare è inserita in un tubo trasparente che fa da struttura a cui si appoggiano dei cilindri diffusori.
Questi schermano la sorgente, ne rompono la continuità ricreando la percezione di una ripetizione di moduli luminosi indipendenti. Ogni diffusore può infatti ruotare su sé stesso, è svincolato degli altri, la luce quindi è diffusa ma non monotona, più o meno uniforme in base all’orientamento dei cilindri e alle loro qualità materiche. Esistono più versioni di Kermesse che si distinguono per colore o materiale e quindi per le qualità ottiche dei cilindri. Una è composta da moduli bianchi a cui si aggiunge un tocco di colore, il penultimo cilindro arancio o verde, che rompe la sequenza, tutti realizzati in tessuto accoppiato al polipropilene che gli conferisce l’adeguata rigidità strutturale. La seconda versione alterna invece diversi toni del bianco: un bianco opalino uniforme, uno effetto pixel, uno effetto moirè, uno uniforme ma con una texture materica evidente.
Kermesse si sviluppa inoltre in due lunghezze dipendenti dalle dimensioni delle sorgenti fluorescenti lineari da 39 o 54W, componendosi quindi di cinque o sette cilindri.
Kermesse è quindi un elemento semplice ma ricco dal punto di vista percettivo e delle qualità della luce. È una presenza forte ed espressiva ma non invadente, è leggera e poetica, evocativa, sempre diversa grazie alla possibilità di movimento dei singoli diffusori. Combinando più elementi tra loro si ricrea un paesaggio di luce variato, si può giocare con i ritmi degli elementi colorati, delle diverse lunghezze, delle inclinazioni dei diffusori per ricreare sequenze capaci di evolversi ed emozionare.